Razzmattazz (And All The Jazz) - Part Fri.Uan
Terza sera. I folli questa volta mettono in comune i loro cinque neuroni e, magicamente, ecco nascere un’idea: organizzarsi. Se le serate precedenti erano state all’insegna della disorganizzazione più totale, delle decisioni prese alla cazzo di cane, beh questa serata doveva essere diversa. Chet e il Mago si buttano in avanscoperta verso le 9 p.m.: si forniscono di cartine della città, di orari di metro e autobus, raggiungono addirittura la fermata a piedi (ben
Si torna all’hotel, sono circa le 21.30: la svolta della serata è lo “sponsin ristoratore”. Si, proprio così, 4 ore di sonno ininterrotto che dopo l’infernale giornata passata a girare Barca è un vero toccasana per il corpo e per la mente…altro che yoga.
Insomma, in poco tempo nella camera cade l’oblio del sonno, che regna indisturbato fino a quando una sveglia suona nel buio: è l’una. I folli si lanciano in doccia per svegliarsi fuori e prepararsi degnamente alla serata, quindi si fondano nell’atrio; nel frattempo, è passata un’ora. Alle
Sono quasi le 3. Ovviamente questa non è
Scarpiniamo un quarto d’ora buono; da segnalare, sulla strada,
E infine, arriviamo.
Il sightseeing promette bene: il Razz è proprio come me lo immaginavo, cioè come lo avevo visto nel famoso spot della Opel; un po’ più sporco, ma decisamente affollato. La coda per entrare è chilometrica, ci chiediamo se riusciremo ad entrare prima dell’alba. Nel frattempo ci accodiamo. Ecco però che alcuni dei butei, dopo essersi guardati in giro, fanno partire un lamentoso invito: no, no, ragazzi, guardate che gente gira, io non entro, io non entro, quindici euro non glieli do, no no, meglio tornare in centro, si, bello, pulito, tutti buoni, tutti buoni, voglio una caramella…
Ma io non demordo. Col cazzo, siamo arrivati fin qui, adesso si entra. Quando mai tornerai in posto del genere (ndChet: è già stato programmato un futuro ritorno a Barca, con tappa al Razz ovviamente…) ? Si entra, si entra, fidatevi butei…per tutta risposta loro chiamano un taxi. Stanno per salire. Ma io sfodero l’arma vincente:
“Pensateci un attimo…ora che torniamo in centro saranno già le quattro…considerate che ci si mette una mezz’ora buona solo a tornare in albergo, e dobbiamo essere dentro alle 6. Cosa facciamo, ci facciamo un’ora e mezza di Moog e basta? È l’ultima sera! E poi, fate bene i conti…qui si spende quindici beuri. Al Moog nove, è vero, ma aggiungete il costo del taxi…più o meno siamo lì. E poi a me ispira a buso…per l’ultima folta: fidatevi…”
L’argomento time + money, farcito dalla parlata amichevole, colpisce nel segno…non del tutto ancora convinti, li rimetto in fila (nel frattempo abbiamo perso qualcosa come 40 posti…). Prima del previsto ci troviamo all’entrata. I buttafuori controllano un paio di carte d’identità, e poi è il momento del quiz zodiacale per verificare che non fossimo già zeppi di nostro (infatti bisogna inzupparsi dentro).
2 commenti:
Ottimo chet. Per part for aspetto il botto...
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